L’innovazione tecnologica al servizio della ricerca: infrastrutture e strumenti per la ricerca di eccellenza

L’innovazione tecnologica al servizio della ricerca: infrastrutture e strumenti per la ricerca di eccellenza

Aprile 2019 Off Di Giovanni Brancato

Maria Sabrina Sarto
Prorettore alle Infrastrutture e strumenti per la ricerca di eccellenza

 

Negli ultimi anni Sapienza si è posta come obiettivo quello di promuovere e sostenere l’innovazione, mettendo in campo una serie di iniziative volte a dotare l’Ateneo di quegli strumenti necessari a traghettare verso il mondo competitivo dell’innovazione e verso la cultura imprenditoriale i giovani ricercatori e gli studenti (oltre 111.000 immatricolati in Sapienza) che, dopo solidi percorsi di formazione, si aprono alla sfida con il mondo del lavoro.

Nello specifico, tra le principali strategie di Sapienza per l’innovazione sono da menzionare:

  1. la creazione di infrastrutture di ricerca di ateneo ad alta tecnologia aperte alla comunità Sapienza ma anche a servizio di industrie, piccole e medie imprese, enti e organismi di ricerca, università, reti, distretti tecnologici, centri di competenza;
  2. la creazione di “hub” tematici e “knowledge network” per sostenere attività di ricerca e innovazione in Sapienza in collaborazione con industrie e imprese, al fine di favorire il dialogo e la collaborazione tra i diversi attori del processo di innovazione nell’ottica di filiera, in linea con le politiche di rafforzamento regionali del tessuto produttivo e di sostegno all’alta formazione, all’autoimprenditorialità, al trasferimento tecnologico e alla ricerca;
  3. la creazione di una fitta rete di rapporti internazionali con università straniere di eccellenza, mirata a sostenere la cultura della contaminazione e il processo di internazionalizzazione delle conoscenze, favorendo percorsi di valorizzazione di tecnologie e competenze presenti all’interno del nostro ateneo;
  4. il sostegno all’incubazione di impresa e alla creazione di spin-off e start-up.

Relativamente al primo punto, è da ricordare la politica di investimenti di Sapienza mirata alla costituzione di una infrastruttura di ricerca di Ateneo (Sapienza Research Infrastructure – SRI – https://www.uniroma1.it/it/pagina/infrastruttura-di-ricerca), con lo scopo di supportare e sostenere attività di ricerca e di alta formazione, di promuovere l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la cultura imprenditoriale tra i ricercatori e i giovani laurea- ti di Sapienza, condividendo risorse tecnologiche, competenze, collaborazione scientifica in settori che spaziano negli ambiti definiti nella Smart Specialization Strategy a livello regionale, nazionale ed inter- nazionale. SRI è una piattaforma tecnologica, costituita come rete integrata di laboratori di eccellenza e di attrezzature scientifiche di punta, a servizio non solo della comunità Sapienza e della comunità scientifica nazionale ed internazionale, ma anche delle piccole e medie imprese o delle grandi aziende.

Costituiscono Sapienza Research Infrastructure (SRI):

  • il Laboratorio di Nanotecnologie e Nanoscienze della Sapienza (SNN-Lab), fondato nel 2012 all’interno della Città Universitaria presso l’edificio CU016 e realizzato grazie a finanziamenti della Regione La- zio e dell’ateneo. Il laboratorio ospita strumentazioni di punta quali: una piattaforma integrata di microscopia elettronica a scansione ad altissima risoluzione, dotata di sistema di nanofabricazione, nanocaratterizzazione elettrica e meccanica, modulo di microscopia correlativa ottica-elettronica specifica per lo studio dell’interazione tra nanomateriali e sistemi viventi; due microscopi a forza atomica ad elevata risoluzione; attrezzature e sistemi per la produzione di nanostrutture, nanomateriali e grafene; reometro rotazione completo di elettroreologia (https://web.uniroma1.it/sapienzanano/);
  • le Grandi Attrezzature di interesse di ateneo, che nell’ultimo triennio hanno portato all’acquisizione di strumentazioni scientifiche di rilievo, con lo scopo di promuovere la ricerca di eccellenza multidisciplinare e favorire la contaminazione tra le diverse aree scientifiche che rappresentano la ricchezza di Sapienza. Di recente acquisizione sono: una stampante a metalli per applicazioni che spaziano dall’aerospazio alla protesica, un microscopio a scansione elettronica ambientale per applicazioni principalmente nelle scienze della vita, un nuovo diffrattometro per lo scattering dei raggi x di piccolo-angolo (SAXS) per applicazioni nella chimica e nella scienza dei materiali (finanziamenti 2015); una risonanza magnetica nucleare ad alta risoluzione, una piattaforma per la caratterizzazione e l’analisi della risposta all’ipossia in linee cellulari, un sistema combinato di cromotografia e spettroscopia di massa per applicazioni in ambito oncologico (finanziamenti 2016);
  • il Fablab del Centro Saperi&Co, attivo dal 2018 presso l’edificio CU007 della Città Universitaria e realizzato grazie a finanzia- menti della Regione Lazio, con lo scopo anche di sostenere attività di co-working e di incubazione di impresa.

Il SNN-Lab rappresenta anche un esempio di “knowledge network” di ampio respiro interdisciplinare e con importanti ricadute nel settore della medicina e della salute, come attestato da un’ampia produzione brevettuale di Sapienza nel settore dei nanomateriali e del grafene per applicazioni nel settore delle scienze della vita.

Di più recente costituzione è la “knowledge network” nel settore della medicina digitale, avviata in occasione della prima conferenza internazionale su “network medicine” e “big data“, organizzata dal Centro STITCH in collaborazione con il Brigham and Women’s Hospital di Boston (Roma, 24-26 settembre 2018). La medicina digitale detiene oggi la promessa di rivoluzionare l’assistenza sanitaria e il benessere (“Medicine in the digital age”, Nature, Jan.7, 2019), e rappresenta una chiara declinazione di innovazione come processo “demand-pull”. Il nucleo di questa rivoluzione è lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per monitorare, elaborare e integrare una vasta quantità di dati relativi sia al singolo sia alla popolazione, con lo scopo di affrontare e risolvere le sfide ancora aperte nel settore della salute e che accomunano pazienti, medici e sistema sanitario.