Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): caratteristiche ed implicazioni per la vita di relazione

Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): caratteristiche ed implicazioni per la vita di relazione

Settembre 2022 Off Di Giovanni Brancato

Pierluigi Zoccolotti e Sara Conforti
Dipartimento di Psicologia

È noto che una quota significativa di ragazzi presenta difficoltà selettive nell’acquisizione di lettura, scrittura e calcolo. Questi disturbi di apprendimento vengono definiti “specifici” in quanto non possono essere spiegati da un’insufficiente frequenza scolastica, da carenze sensoriali o dalla presenza di difficoltà cognitive generali. Data l’importanza delle competenze di lettura/scrittura/calcolo, non è sorprendente che i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) abbiano conseguenze importanti sulla vita di relazione dei ragazzi. Spesso presentano un curriculum scolastico inadeguato, caratterizzato da molte bocciature e abbandoni dopo la scuola secondaria di primo o secondo grado. Inoltre, i ragazzi con DSA presentano spesso una ridotta fiducia nelle proprie capacità (o scarso senso di “auto-efficacia”) e possono talvolta avere veri e propri disturbi psicopatologici.

La presenza di dislessia evolutiva è nota da oltre un secolo. Tuttavia, la ricerca è stata largamente sviluppata in lingue ad ortografia irregolare (e in particolare in inglese), mentre vi è stata un’attenzione ridotta per le lingue ad ortografia regolare che pure sono largamente prevalenti. Questa situazione è migliorata negli ultimi anni del ‘900 quando sono state sviluppate ricerche su lingue come tedesco, olandese e italiano. Questi studi hanno messo in evidenza un profilo di prestazione per i ragazzi con dislessia, caratterizzato in modo prevalente da una notevole lentezza di lettura. La ridotta fluenza ha come conseguenza indiretta la difficoltà del ragazzo a comprendere bene il testo se non con riletture successive; questi ragazzi non presentano così un disturbo specifico di comprensione, ma le loro difficoltà in questo ambito sono “indirette”, dipendono, cioè, dalla necessità di focalizzarsi sulla decodifica delle singole parole con ridotte capacità residue da dedicare alla comprensione del testo stesso. Per chi ascolta leggere un ragazzo con dislessia, quello che è più evidente è la mancata automatizzazione del processo (caratteristica fondamentale nei lettori esperti). Nel tempo, nonostante l’esercizio, il processo di lettura rimane faticoso ed inefficiente e, anzi, le difficoltà si amplificano man mano che il ragazzo procede nel percorso scolastico dovendo affrontare testi di maggiore complessità, portando a difficoltà scolastiche crescenti.

La disortografia evolutiva si caratterizza come una mancata automatizzazione del processo di scrittura in termini di accuratezza ortografica, e si differenza dalla spesso confusa disgrafia (che riguarda la velocità e leggibilità del prodotto grafico). I ragazzi con disortografia commettono diversi tipi di errori ortografici mentre scrivono (es., scempiamento di doppie, ecc.) e possono avere per effetto indiretto difficoltà nella produzione di testi scritti.

La discalculia si caratterizza come una difficoltà ad acquisire e automatizzare le competenze matematiche. È frequente osservare profili di funzionamento piuttosto diversi sulla base delle abilità compromesse (quali calcolo a mente, cognizione numerica di base, conoscenze lessicali e semantiche del numero). Una caratteristica tipica dei DSA è che tendono a comparire spesso in modo associato (comorbidità), anche se è possibile osservare meno frequentemente profili isolati.

I ragazzi con DSA presentano di norma competenze cognitive adeguate che dovrebbero permettere loro di seguire un percorso scolastico pienamente soddisfacente. Negli ultimi anni sono stati fatti passi significativi in questa direzione. La formulazione di buone pratiche cliniche ha consentito diagnosi più affidabili e più precoci, favorendo la possibilità di intervento e migliorando le prospettive di lungo periodo dei ragazzi con DSA. Interventi efficaci sui DSA e la presa in carico da parte delle strutture didattiche favoriscono non solo percorsi scolastici/accademici più efficienti ma hanno anche un impatto importante sul senso di auto-efficacia dei ragazzi migliorando in generale il loro adattamento.