La nuova frontiera della Medicina di Precisione in Italia
Settembre 2024 Off Di Giovanni BrancatoAntonella Polimeni
Magnifica Rettrice Sapienza
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), all’interno della Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, si prefigge tra i suoi principali obiettivi quello di promuovere e stimolare la collaborazione tra Università, centri di ricerca e imprese. Questa collaborazione è considerata fondamentale per il progresso del nostro sistema economico e scientifico. Un modo per raggiungere tale obiettivo è attraverso la creazione di Partenariati Estesi (noti anche con l’acronimo PE), ovvero reti articolate e diffuse che coinvolgono Università, enti pubblici di ricerca e altri soggetti pubblici e privati che operano nel campo della ricerca. Il coinvolgimento di questi partner, che devono essere riconosciuti come altamente qualificati, contribuisce a creare un processo osmotico, grazie alla contaminazione delle conoscenze e delle innovazioni tecnologiche offerte dal mondo della ricerca con le competenze e il know-how delle imprese dello specifico settore industriale di appartenenza. La struttura organizzativa di queste reti è concepita secondo il modello di governance Hub & Spoke, che prevede un “hub” centrale, con il compito di coordinare il progetto e di gestire le attività di ricerca trasversali a tutte le unità coinvolte, e vari “spoke” o ramificazioni, che si occuperanno di portare avanti le proprie attività di ricerca su specifiche tematiche.
In questo contesto si inserisce il PE 6 – HEAL ITALIA, dedicato alla diagnostica e terapie innovative nella medicina di precisione, ha lo scopo di rafforzare la filiera della ricerca e lo sviluppo dell’innovazione e della valorizzazione dei risultati nell’ambito delle scienze della vita, con approcci integrati di medicina traslazionale e di precisione, anche attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo di catene del valore considerate strategiche per il Paese. HEAL ITALIA non è un semplice progetto di ricerca. È una rete multidisciplinare unica, che mette insieme Università, IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), imprese private e istituzioni pubbliche per affrontare alcune delle sfide più complesse della medicina moderna. Con un investimento complessivo di oltre 118 milioni di euro, sostenuto da un finanziamento del MUR pari a 114,7 milioni, il progetto mira a rendere la sanità italiana più avanzata, inclusiva e personalizzata.
Coordinato a livello nazionale dall’Università degli Studi di Palermo, il progetto si articola in otto spokes, guidati da altrettante università pubbliche. Nello specifico, Sapienza coordina lo Spoke 4 – “Precision Diagnostic. Medicina di precisione che integra biomarcatori clinici e di imaging per una “diagnosi precisa nello spazio e nel tempo”, mentre ne è affiliata a sei. In particolare:
- Spoke 1 – “Holistic Nosology. Dai pazienti alle molecole e ritorno: mappatura del panorama omico dall’ambiente molecolare a quello clinico, per identificare, classificare e perfezionare i fenotipi delle malattie multifattoriali”;
- Spoke 2 – “Intelligent Health. Data Science per una Sanità 4.0: gestione dei dati e sviluppo di metodi avanzati, algoritmi e approcci di apprendimento automatico che integrano dati clinici e molecolari su larga scala;
- Spoke 3 – “Prediction Models. Modelli avanzati di predizione per la prognosi e la risposta terapeutica”;
- Spoke 5 – “Next-gen Therapeutics. Dal silico al letto del paziente: progettazione e validazione di strategie terapeutiche innovative su misura e personalizzate”;
- Spoke 7 – “Prevention Strategies. Approcci integrati e di medicina di genere per strategie di prevenzione basate su dati biometrici ambientali, di stile di vita e clinici”;
- Spoke 8 – “Clinical Exploitation. Convalida clinica e implementazione di approcci innovativi di medicina di precisione predittiva, preventiva, diagnostica e terapeutica, basati su fenotipizzazione molecolare e clinica consolidata o emergente e protocolli decisionali guidati dall’intelligenza artificiale”.
Questo ambizioso programma, il primo nel suo genere nel nostro Paese, sta gettando le basi per portare la Medicina di Precisione dalla teoria alla pratica clinica, trasformando radicalmente il modo in cui le malattie vengono diagnosticate, trattate e prevenute. In altre parole, questo progetto ha l’obiettivo di Gli ambiti di ricerca sono molteplici e riguardano malattie oncologiche, cardiovascolari, metaboliche e rare. Attraverso un approccio interdisciplinare, HEAL ITALIA punta a sviluppare nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche, migliorando la prevenzione e il trattamento di queste patologie, con l’obiettivo di promuovere cambio di paradigma nel modo di concepire la medicina, mettendo veramente al centro il paziente, con diagnosi e cure su misura per ciascuno, offrendo percorsi predittivi, non invasivi e accessibili, abbattendo i costi della sanità e, soprattutto, garantendo ai pazienti una qualità della vita migliore.