Le opportunità dell’intelligenza artificiale nella gestione dei pazienti
Maggio 2023 Off Di Giovanni BrancatoChiara Gioia
Dipartimento di Medicina Molecolare
Manuela Di Franco
Vicepreside Facoltà di Medicina e Odontoiatria
Dipartimento di Scienze Cliniche Internistiche, Anestesiologiche e Cardiovascolari
“L’era della medicina personalizzata è iniziata”. Questa frase rappresenta l’incipit di un gran numero di articoli scientifici, complice l’introduzione dell’intelligenza artificiale anche in ambito medico. Nata nel 1956, l’intelligenza artificiale è un ramo dell’informatica che permette la programmazione e progettazione di hardware e software, che consentono di utilizzare caratteristiche considerate “umane” quali le percezioni visive, spazio-temporali e decisionali. Si tratta non solo della capacità di calcolo o di conoscenza di dati astratti, ma anche e soprattutto di tutte quelle forme di intelligenza che vanno da quella spaziale a quella sociale, a quella del movimento. Machine Learning, Deep Learning, Reti Neurali, Agenti Intelligenti, Web Semantico, Data Mining, Internet of Things, Big Data, Realtà Aumentata, Realtà Virtuale, ChatGPT sono i diversi “aspetti” dell’intelligenza artificiale.
Nel corso del tempo ha presentato ruoli e applicazioni crescenti, con consistente interesse da parte del pubblico anche meno esperto, tanto che nel 2015 risultava il tema più cercato su Google. In campo medico, sono stati notevoli i progressi compiuti, con applicazioni nella diagnosi, nella pianificazione del trattamento, nello sviluppo di farmaci e persino nella stesura di articoli scientifici. Sempre più adoperata nel mondo della radiologia, l’intelligenza artificiale ha permesso, tramite l’utilizzo di algoritmi informatici avanzati, di ottimizzare le diagnosi radiologiche con una migliore analisi delle immagini. La sua applicazione nella selezione e somministrazione di regimi farmacologici personalizzati si è rivelata fondamentale, soprattutto nelle malattie complesse come i tumori. Nella ricerca oncologica l’intelligenza artificiale favorisce l’individuazione e classificazione dei tumori, la loro caratterizzazione molecolare ed il microambiente, la scoperta e il riutilizzo di farmaci, la previsione dei risultati del trattamento per i pazienti.
Nella gestione diretta del paziente qual è il supporto dell’intelligenza artificiale? Un esempio esplicativo è dato dal diabete, patologia cronica con elevata prevalenza. Da una stima del rischio e delle sue complicanze nella popolazione generale, l’intelligenza artificiale consente un intervento sullo stile di vita, un monitoraggio remoto continuo dei sintomi e dei biomarcatori del paziente portando a un migliore controllo glicemico, a una migliore gestione globale della patologia con riduzione delle complicanze. Anche malattie più rare come quelle reumatologiche possono sono campo di applicazione dell’intelligenza artificiale. La predizione del rischio di malattie autoimmuni sull’analisi degli autoanticorpi, la previsione dell’attività di malattia, l’analisi delle immagini, la formulazione di proposte terapeutiche personalizzate contribuiranno al processo decisionale condiviso dal paziente e dal medico.
Oggi la sfida per il medico è essere al passo con lo sviluppo tecnologico, utilizzarne i diversi aspetti per una medicina sempre più all’avanguardia e a misura della persona, sapendo che l’intelligenza umana sarà comunque insostituibile.