Salute sessuale e riproduttiva femminile, nutrizione e attività fisica
Gennaio 2023 Off Di Giovanni BrancatoMarianna Minnetti, Carlotta Pozza, Andrea Lenzi
Dipartimento di Medicina Sperimentale
Cattedra UNESCO on Urban Health “Education and Research for Improved Health and Wellbeing in the Cities”
La relazione tra gli ormoni, la salute sessuale e la riproduttiva femminile è estremamente complessa e influenza la donna durante tutta la sua vita. Le alterazioni degli ormoni prodotti dalle ovaie possono avere varie cause e presentarsi con differenti manifestazioni e sintomi. Oltre a quelli prodotti dalle ovaie, numerosi ormoni influenzano il sistema riproduttivo e sessuale femminile. Tra questi, vanno menzionati gli ormoni prodotti dalle ghiandole ipofisi e ipotalamo, dalla tiroide, dai surreni, l’insulina prodotta dal pancreas e gli ormoni prodotti dalle cellule adipose e dal sistema gastrointestinale. Le alterazioni ormonali e le patologie che ne derivano risultano da una combinazione di più fattori: genetici, epigenetici e ambientali. Tra questi ultimi, lo stile di vita, lo stato di nutrizione e il livello di attività fisica sembrano avere un ruolo di concausa.
L’alterazione endocrina più frequente nelle donne in età fertile è la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Questa condizione, dalla diagnosi complessa, è data da un insieme di segni e sintomi con severità variabile, tra cui alterazioni del ciclo mestruale, iperandrogenismo, e ovaie con aspetto policistico all’ecografia pelvica. La PCOS è inoltre legata ad alterazioni metaboliche come insulino-resistenza, sovrappeso, obesità e diabete mellito di tipo 2, con importanti ricadute non solo sulla fertilità, ma in generale sulla salute e sul benessere della donna. Interventi efficaci sullo stile di vita hanno evidenziato effetti positivi nella correzione del quadro metabolico, con miglioramento dell’ovulazione, della regolarità del ciclo mestruale e della salute in generale. In particolare, se presente un quadro compatibile con obesità, una riduzione del peso corporeo può migliorare alcuni aspetti legati alla PCOS. Ma le evidenze scientifiche disponibili ad oggi ci suggeriscono che non esiste un approccio dietetico specifico, ma che questo deve essere personalizzato. In generale, soprattutto se viene diagnosticata un’insulino-resistenza, andrebbe favorita un’alimentazione bilanciata, che sfavorisca l’apporto di grassi saturi e favorisca l’assunzione di alimenti contenenti fibre, adattata se possibile alle preferenze della paziente. Sebbene non esista “uno sport ideale” per chi soffre di PCOS, anche un’attività fisica regolare e moderata ha evidenziato effetti positivi nel migliorare alcuni aspetti legati alla patologia.
L’assenza (amenorrea) o le alterazioni della frequenza del ciclo mestruale sono spesso espressione di uno stato patologico da studiare e trattare rapidamente. L’amenorrea funzionale ipotalamica è attualmente una delle più frequenti cause di alterazioni del ciclo mestruale soprattutto nelle giovanissime. Essa è prevalentemente dovuta a rapido calo ponderale, malnutrizione, anoressia, esercizio fisico eccessivo, importante stress, o ad una combinazione di questi fattori. In questi casi il trattamento dovrebbe essere innanzitutto volto a rimuovere la causa, per cui si rende utile una gestione mediante equipe multidisciplinare. Nella maggior parte dei casi, la presa in carico in ambiente dietologico e psicologico, possono essere seguiti dalla ricomparsa dei cicli mestruali.
Infine, la menopausa è un momento fisiologico della vita, che può comportare, soprattutto se precoce, complicanze metaboliche e cardiovascolari. Durante la menopausa può verificarsi una riduzione della massa magra e muscolare, con una riduzione del dispendio energetico. Per questo è cruciale adattare i fabbisogni energetici, favorendo un’alimentazione che sia completa ed equilibrata sia in termini di micronutrienti che di macronutrienti (carboidrati, lipidi, proteine). Inoltre, per proteggere la salute delle ossa, è importante soddisfare adeguati fabbisogni giornalieri di calcio, contenuto in numerosi alimenti. Fondamentale per la prevenzione delle malattie cardiovascolari è la riduzione dell’apporto di sale e di grassi saturi. Anche l’attività fisica è un potente strumento di prevenzione delle suddette complicanze legate alla menopausa. La prescrizione di attività fisica regolare dovrebbe essere sempre personalizzata e tenere conto di eventuali ostacoli che possano contrastare una maggiore attività fisica.