Disentangling the adipose-immune-metabolic cross-talk to improve diagnostic and therapeutic interventions in patients with metabolic disorders, autoimmunity and cancer

Disentangling the adipose-immune-metabolic cross-talk to improve diagnostic and therapeutic interventions in patients with metabolic disorders, autoimmunity and cancer

Gennaio 2024 Off Di Giovanni Brancato

Tiziana Feola, Simona Camero e Andrea M. Isidori
Dipartimento di Medicina Sperimentale

I progressi compiuti negli ultimi anni dalla ricerca scientifica nell’ambito della biologia molecolare, della genetica, delle biotecnologie, della medicina di precisione e dell’informatica hanno migliorato la nostra comprensione della patogenesi delle malattie umane, aprendo la strada alla nuova frontiera della medicina personalizzata, un campo promettente ed in continua evoluzione volto a identificare il miglior trattamento per ciascun paziente.

La medicina personalizzata trova applicazione in oncologia, dove diagnosi precoci, una migliore comprensione delle caratteristiche delle cellule tumorali e l’uso di protocolli terapeutici multidisciplinari, hanno permesso una migliore stratificazione e gestione dei pazienti ottimizzando i tassi di risposta alle terapie e aumentando la sopravvivenza a 5 anni per molti tipi di tumore. Lo studio della variabilità individuale è altresì fondamentale per la messa a punto di strategie mirate nella cura di patologie complesse come le malattie autoimmuni e metaboliche.

La linea progettuale “Disentangling the adipose-immune-metabolic cross-talk to improve diagnostic and therapeutic interventions in patients with metabolic disorders, autoimmunity and cancer” dell’FP7 del Rome Technopole, nata dalla collaborazione di un gruppo di esperti che comprende medici, biologi, ricercatori di base e traslazionali del Dipartimento di Medicina Sperimentale si pone l’obiettivo di traslare le tecnologie all’avanguardia della medicina personalizzata nella pratica clinica, producendo informazioni fondamentali sulla patogenesi dei tumori e delle malattie autoimmuni e/o croniche non trasmissibili accelerando così la transizione dal “bancone di laboratorio” al “letto del paziente”.

Le strategie avviate e promosse dal gruppo di ricerca per il raggiungimento di questo obiettivo, sono suddivise in quattro categorie principali:

  1. Identificazione di nuovi biomarcatori diagnostici, predittivi di risposta ai trattamenti e prognostici in ambito oncologico e nelle malattie autoimmuni e metaboliche;
  2. Drug repurposing – riposizionamento di farmaci, cercando e testando nuovi utilizzi per farmaci già approvati e/o utilizzati in studi clinici, accelerando così i tempi di sperimentazione;
  3. Sviluppo di nuovi approcci di Medicina Rigenerativa, potenziando le proprietà terapeutiche delle cellule staminali adulte di derivazione adiposa, rendendo più efficienti e sicuri per i pazienti i protocolli terapeutici basati sul loro utilizzo;
  4. Implementazione della tecnologia Organ-on-Chip con la proposta di un Joint Lab “Chopin-Lab” per traslare velocemente i risultati ottenuti dalla ricerca di base in applicazioni cliniche.

Con questo approccio traslazionale, il gruppo di ricerca si pone di fronte ad una sfida ardua, ma anche ad una grande opportunità per la personalizzazione delle strategie diagnostiche, di follow-up e terapeutiche in ambito endocrino-metabolico e nelle malattie autoimmuni e oncologiche nell’ottica di una vera medicina di precisione.