Il PNRR come “booster” per l’innovazione della ricerca medica

Il PNRR come “booster” per l’innovazione della ricerca medica

Gennaio 2024 Off Di Giovanni Brancato

Antonella Polimeni
Magnifica Rettrice Sapienza

Il Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza è stata certamente una risposta alle sfide e alle difficoltà economiche, sociali, politiche e ambientali che il nostro Paese sta affrontando; ma al contempo esso rappresenta un’occasione senza precedenti, un booster per l’innovazione e lo sviluppo del sistema della formazione superiore e della ricerca in Italia. Esso, infatti, si propone di superare quel gap che separa il mondo della ricerca da quello dell’impresa, nell’ambito di una strategia che pone la ricerca e la formazione universitaria come motore primo di un processo di innovazione necessario per il nostro sistema Paese.

Nell’ambito della Missione 4: «Istruzione e Ricerca» – Componente 2: «Dalla Ricerca all’Impresa», Sapienza ricopre un ruolo di assoluta rilevanza con il suo coinvolgimento in numerosi progetti, che hanno visto un finanziamento complessivo di circa €200 milioni di euro. In particolare Sapienza partecipa a 13 Partenariati estesi, di cui ne coordina uno, “CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable”; ha aderito a tutti e cinque i costituendi Centri Nazionali; è risultata vincitrice insieme ad altri partner in diversi progetti presentati in risposta al bando Infrastrutture di Ricerca; ed è, inoltre, leader nell’ambito del Piano Nazionale Complementare Salute del progetto “D34HEALTH – Digital Driven Diagnostics, prognostics and therapeutics for sustainable Health care”.

In riferimento all’Investimento 1.5, dedicato alla “Creazione e rafforzamento di ecosistemi dell’innovazione per la sostenibilità, l’Ateneo è Hub di “Rome Technopole”, uno dei progetti più ambiziosi, innovativi e sfidanti in ambito PNRR. Finanziato dal MUR con 110 milioni di Euro, Rome Technopole coinvolge Università pubbliche e private, Enti di Ricerca, Regione Lazio e Comune di Roma, altri enti ed istituzioni pubbliche, gruppi industriali e imprese, con l’obiettivo di realizzare progetti innovativi sui temi della Transizione Energetica, della Transizione Digitale e della Salute & Bio-Farma. Il progetto esplica la sua azione attraverso lo sviluppo di 8 progetti di innovazione (i cosiddetti “Progetti Flagship”), centrati su temi di interesse strategico per il territorio regionale. Tra questi, due sono relativi all’area strategica Salute e Biopharma. Ed è proprio su questi temi che abbiamo deciso di realizzare il quattordicesimo numero di Sapienza Medica. In particolare, mi riferisco alle linee di ricerca dedicate previste nel FP4 “Sviluppo, innovazione e certificazione di dispositivi medici e non medici per la salute”, dedicato al processo, che passa dai professionisti ed arriva sino ai pazienti, relativo alla progettazione, certificazione e applicazione dei dispositivi medici,  e nel FP7 “Laboratori di innovazione avanzati e automatizzati per soluzioni biofarmaceutiche diagnostiche e terapeutiche”, che ha l’obiettivo di promuovere la realizzazione di un Joint Open Lab focalizzato sullo sviluppo di soluzioni biofarmaceutiche utili alla produzione di anticorpi monoclonali per applicazioni terapeutiche e diagnostiche.

Concludendo, ritengo che il benessere di una società contemporanea passi anche e soprattutto per la sua capacità di attribuire rilevanza alla scienza e alla ricerca, e dunque riconoscere al proprio sistema universitario, che è fatto di eccellenze come quello italiano, l’importanza che esso ricopre, per far sì che esso possa rappresentare l’enzima per il cambiamento, un vero e proprio motore per il futuro dei nostri giovani e del nostro sistema Paese.