Il ruolo del Centro di riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità
Settembre 2023 Off Di Giovanni BrancatoRoberta Masella, Anna Ruggieri e Elena Ortona
Centro di riferimento per la Medicina di Genere - Istituto Superiore di Sanità
La Medicina di genere (MdG) studia l’influenza del sesso e del genere sullo stato di salute e di malattia degli individui. Con il termine “sesso” si intende l’insieme delle caratteristiche biologiche con le quali una persona nasce, per esempio i cromosomi, le gonadi, i genitali esterni, gli ormoni sessuali. Una persona può nascere con caratteristiche sessuali maschili, femminili o più raramente intersessuali. Con il termine “genere” invece si intende l’insieme delle caratteristiche socio-economiche e culturali che definiscono e attribuiscono il genere femminile e maschile. In breve, nel corso della vita impariamo e adottiamo differenti comportamenti, fortemente influenzati dal contesto sociale, che portano alla acquisizione di una identità di genere e all’accettazione di ruoli di genere.
La MdG quindi rappresenta una nuova dimensione trasversale da considerare in tutte le specialità mediche. Considerare il sesso e il genere nelle azioni di prevenzione e di cura è necessario per promuovere l’equità e l’appropriatezza degli interventi e realizzare azioni efficaci di promozione della salute e prevenzione contribuendo a rafforzare la “centralità della persona” e ad applicare una medicina personalizzata. L’istituto Superiore di Sanità, organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, ha da tempo inserito tra i suoi obiettivi strategici l’applicazione della Medicina di Genere e già nel 2017 ha istituito il Centro di riferimento per la Medicina di Genere che ha come obiettivo quello di promuovere, condurre e coordinare attività nell’ambito sanitario che tengano conto dei differenti bisogni di salute della popolazione dovuti a differenze di sesso e di genere. Il Centro ha come compiti specifici attività di ricerca, formazione e comunicazione e attività istituzionale nell’ambito della salute e medicina di genere ed è costituito da due reparti. Il reparto “Prevenzione e salute di genere” si occupa prevalentemente di differenze di sesso e genere negli stili di vita, nutrizione, e relazioni tra dieta, funzionalità del tessuto adiposo e sviluppo di obesità, malattie cronico-degenerative e immuno-mediate. Inoltre, in ambito tossicologico vengono studiati sia i meccanismi di azione e interazione tra le sostanze chimiche e i geni, sia l’associazione tra esposizione e patologie. Il reparto “Fisiopatologia genere –specifica” ha invece un’attenzione particolare all’individuazione di biomarcatori sesso e genere-specifici, allo studio dei meccanismi alla base delle differenze tra uomini e donne nelle malattie cardiovascolari, nelle patologie autoimmuni, nell’insorgenza e nella progressione dei tumori, nonché nella suscettibilità alle infezioni e nella risposta ai vaccini. Un’area trasversale ai due reparti si occupa delle diseguaglianze di salute dovute al genere delle popolazioni fragili con una particolare attenzione alla salute delle persone migranti, dei caregiver famigliari e della popolazione LGBTQI+-.
Il Centro in questi anni ha svolto un’importante funzione di riferimento e di punto di aggregazione contribuendo in maniera sostanziale alla costituzione di una rete di istituzioni, enti, regioni provincie e realtà locali, IRCCS, ospedali, università e società scientifiche che si interessano di medicina di genere. Il Centro ha attivamente partecipato, in collaborazione col Ministero della Salute, alla stesura del Piano Nazionale per l’applicazione e diffusione della Medicina di Genere in ottemperanza all’art.3 della legge 3/2010 ed è in prima linea nell’organizzazione dei lavori dell’Osservatorio dedicato alla Medicina di Genere che ha sede in ISS.