Nutrizione e attività fisica: le due facce del benessere
Gennaio 2023 Off Di Giovanni BrancatoFrancesco Marrocco e Alessandro Mormino
Dipartimento di Neuroscienze umane
L’alimentazione è una tematica che è strettamente correlata con il benessere dell’individuo e per questo motivo è una caratteristica che viene costantemente monitorata all’interno della popolazione. Negli ultimi anni si è registrato un aumento degli individui in sovrappeso dovuto, oltre che ad un’alimentazione sbagliata, anche ad un’aumentata sedentarietà. In questo scenario, molte evidenze mostrano un peggioramento della salute collettiva, con un aumento di malattie cardiocircolatorie, diabete e tumori. Risulta dunque necessario sensibilizzare la popolazione in tema di alimentazione e sport. Il nostro fabbisogno alimentare è costituito da una combinazione di macro e micro nutrienti nella nostra dieta.
Il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), uno dei principali enti di ricerca vigilato dal ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha stilato l’edizione italiana delle linee guida per una sana alimentazione nel 1986. Negli anni ha subito numerose revisioni fino a quella attuale risalente al 2018. Nelle linee guida si sottolinea l’importanza di controllare il peso corporeo bilanciando l’energia introdotta dall’alimentazione e quella effettivamente utilizzata dall’organismo per svolgere le proprie attività. Di particolare importanza è anche l’assunzione di frutta, verdure, legumi e cereali integrali. Questi sono alimenti ricchi di fibra, minerali, vitamine e antiossidanti che aiutano a prevenire l’insorgenza di numerose malattie tra cui diabete, malattie cardiache e alcuni tipi di tumori.
Parallelamente, bisogna limitare il consumo di grassi, in particolare quelli saturi, zuccheri semplici e sale. Tutti questi alimenti, infatti, posso portare a stati di obesità, aumentare il rischio di sviluppare patologie quali il diabete mellito di tipo 2 e malattie a carico del sistema cardiocircolatorio. Un eccessivo introito di grassi e zuccheri è anche correlato all’insorgenza di alcuni tipi di tumori. Infine, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce di prestare particolare attenzione al bilancio idrico individuale, assicurandosi di bere la corretta quantità d’acqua necessaria per l’organismo e, soprattutto, di evitare il consumo di alcol in quanto recenti evidenze suggeriscono che non esista un consumo di alcol, per quanto moderato, che non esponga a rischi per la salute. Risulta evidente, dunque, come l’alimentazione abbia un impatto importantissimo sulla salute umana. Molti dei problemi legati all’alimentazione nei Paesi più sviluppati sono dovuti ad un eccessivo introito calorico rispetto al dispendio energetico legato alla vita dell’individuo. È bene agire riducendo, qualora sia in eccesso, l’assunzione calorica, ma è altrettanto possibile aumentare il proprio fabbisogno energetico con uno stile di vita più attivo. L’attività fisica è definita dall’OMS “come qualsiasi movimento del muscolo scheletrico che richiede energia”.
Numerosi studi hanno evidenziato gli effetti benefici dell’attività fisica sia a livello fisico che psicologico. A livello fisico, l’attività motoria contribuisce al controllo del peso, ha importanti benefici a livello del sistema muscolo-scheletrico, riduce fino al 30% la mortalità per patologie cardiovascolari e diabete. A livello psicologico migliora il tono dell’umore, riducendo i sintomi di ansia, stress, depressione e solitudine, problematiche in costante aumento nelle moderne società. Essendo alimentazione e attività fisica elementi fondamentali nella vita dell’individuo è doveroso affidarsi a esperti nel settore nutrizionale e sportivo al fine di evitare comportamenti scorretti e rischiosi per la salute.
Dunque, in conclusione, sensibilizzare la popolazione ad usare una sana alimentazione insieme all’esercizio fisico può certamente migliorare il benessere psico-fisico degli individui che vivono in società frenetiche ed in continua crescita, in modo da controbilanciare gli effetti negativi derivati da quest’ultime.