Professioni sanitarie vs Covid-19: una sfida aperta!
Settembre 2020 Off Di Giovanni BrancatoManuela StaffieriRappresentante Componente Studentesca Giunta Facoltà Medicina e Odontoiatria 2018-2020
L’ Emergenza Sanitaria Mondiale Covid-19, che ha coinvolto la nostra Nazione, è divenuta una triste realtà anche per noi studenti delle professioni sanitarie della Sapienza. Fin dall’inizio del «lockdown» siamo stati investiti da sentimenti contrastanti, dalla preoccupazione di come avremmo svolto tutte le attività, prima quotidiane per noi, alla speranza di poter adempiere al richiamo di quella passione che ci ha alimentato sin dall’inizio.
Sono stati mesi in cui le incertezze relative allo svolgimento delle lezioni e degli esami, in un momento di stallo iniziale, hanno ben presto lasciato il posto alla didattica, grazie al celere impegno della nostra facoltà e dei docenti. Questi ultimi, dopo aver preso visione delle disposizioni inerenti alla didattica a distanza, si sono mobilitati attraverso l’utilizzo di vari strumenti come Moodle (Exam.net e SEB); Google Classrom; Meet e Power point. Molti studenti, inoltre, non essendo pronti e preparati a poter affrontare sia le videolezioni; le riunioni online e gli esami telematici, hanno riscontrato difficoltà di connessione e disponibilità di strumenti idonei come pc, tablet o anche solo semplici smartphone. Ancora una volta non siamo stati lasciati in balia di noi stessi e grazie all’Ateneo e all’Ente regionale per il Diritto allo Studio (Laziodisco) sono state soddisfatte le nostre esigenze attraverso l’erogazione di Bonus connettività e Borse di studio entro i termini previsti.
La tematica più discussa è stata sicuramente lo svolgimento dei tirocini formativi per totalizzare il monte ore previsto per ciascun corso di laurea. L’inquietudine che ci ha sopraffatto è stata alquanto costante e le domande che sobbalzavano nelle nostre menti oscillavano dal “Come e quando recupereremo?”, “Riusciremo a laurearci in tempo?” al “Avrò modo di essere sufficientemente competente come lo sono stati i colleghi degli anni passati?”. Il nostro era semplicemente un grido di aiuto che è stato recepito prontamente dalla Facoltà, la quale non è mai stata inerme nel rispondere e ripristinare la tranquillità individuale. Il massimo delle ore attribuibili, non di presenza, sono state totalizzate da noi studenti attraverso lo svolgimento di corsi FAD rubricati “Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS COV2” o l’elaborazione di “Casi clinici”. Recentemente ci sono pervenute le rassicurazioni di cui avevamo bisogno, in particolar modo ci è stato garantito che ogni studente avrà la possibilità di completare il suo percorso formativo nel migliore dei modi. Le linee strategiche su cui si stanno muovendo prevedono la ripresa delle lezioni che continueranno ad essere a distanza, affinché si possano svolgere le attività di tirocinio di presenza.
Va sottolineato, inoltre, che dietro le quinte vi è un assiduo impegno al fine di assicurare un’istruzione frontale nel rispetto delle istanze di sicurezza emanate dall’Ateneo (distanziamento sociale; sanificazione degli spazi a noi dedicati; dispositivi di protezione individuale; controllo della temperatura e il lavaggio delle mani). Tutti i laureandi, così come il resto degli studenti, riusciranno a completare il totale delle ore e a laurearsi nel periodo previsto di novembre; in aggiunta, qualora risultasse necessario, verrà eventualmente preso in considerazione anche il periodo di dicembre. Per di più, in via del tutto eccezionale, è stato annullato lo sbarramento degli esami (vigente prima della pandemia) per questo anno, in modo da poter dare a ciascuno la possibilità di poter sostenere ogni esame.
È stata l’ennesima sfida che, anche grazie e soprattutto alla Preside Polimeni, stiamo riuscendo ad affrontare insieme. Questa è la dimostrazione che ancora una volta siamo una Comunità compatta e unita, pronta ad inserire sul campo i migliori Professionisti Sanitari Italiani.