Therapeutic and diagnostic innovation: new bio-active antimicrobials, targeted drug delivery and genomic-based approach to monitor the emergence of drug resistance
Gennaio 2024 Off Di Giovanni BrancatoDaniela SecciDipartimento di Chimica e Tecnologie del Farmaco
Le Infezioni Correlate All’Assistenza (ICA) in ambito sanitario interessano, nella maggior parte dei casi, il tratto urinario, le ferite chirurgiche, l’apparato respiratorio e le infezioni sistemiche (batteriemie).
Un ristretto numero di microrganismi, pari a circa 12-17, causano l’80-87% delle ICA e una buona parte di questi sono MDR (Multidrug Resistant), cioè resistono ad almeno uno degli antibiotici appartenente a 3 diverse classi terapeutiche. Numerosi studi hanno individuato un aumento delle ICA sostenute da 6 batteri MDR, classificati come gruppo ESKAPE (Enterococcus faecium, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa, Enterobacter). La WHO (World Health Organization) ha incluso i batteri del gruppo ESKAPE tra i 12 batteri contro i quali è necessario trovare nuovi antibiotici e nuove strategie ed ha identificato le priorità dei temi di ricerca con maggiore impatto sulla mitigazione dell’antibiotico-resistenza: prevenzione, diagnosi e diagnostica, trattamento e cura, percorsi trasversali.
Le uniche armi che possediamo contro questi batteri sono quindi la prevenzione e la ricerca. Una delle linee tematiche del progetto FP7, Rome Technopole, “Therapeutic and diagnostic innovation: new bio-active antimicrobials, targeted drug delivery and genomic-based approach to monitor the emergence of drug resistance”, è parte di questa ricerca.
I microrganismi, come i batteri, sono organismi viventi che si adattano nel tempo. Il loro obiettivo principale è replicarsi, sopravvivere e diffondersi il più rapidamente possibile, si adattano all’ambiente circostante e mutano. Se qualcosa ostacola la loro capacità di crescere, ad esempio un antibiotico, possono intervenire modificazioni genetiche che rendono i batteri immuni al farmaco e consentono loro di sopravvivere. È il processo naturale con cui i batteri sviluppano resistenza ai farmaci. Diversi elementi concorrono alla multiforme eziologia della resistenza agli antibiotici quali ad esempio: uso eccessivo e abuso di antibiotici, diagnosi inesatte e prescrizioni improprie di antibiotici, automedicazione del paziente, ambienti sanitari inadeguati, scarsa igiene personale.
Allo stato attuale, i batteri MDR hanno sviluppato molteplici meccanismi di resistenza per combattere la maggior parte degli antibiotici ad oggi disponibili. Questi meccanismi di resistenza sono molteplici e comprendono meccanismi genetici, metabolici e biochimici. La ricerca può offrire soluzioni con diverse strategie, tra cui:
- Screening in silico di librerie di composti naturali finalizzato al drug discovery;
- Sviluppo di materiali antibatterici diversi dagli antibiotici come ad esempio i peptidi antimicrobici (AMPs);
- Sviluppo di sistemi di somministrazione nei quali vengono combinati agenti antimicrobici con vettori quali ad esempio i liposomi, polimeri, esosomi, nano-MOFs (Drug Delivery);
- Studi della sequenza del genoma dei batteri con supporto di approcci bioinformatici;
- Ricerca di test di suscettibilità antimicrobica (AST) rapidi che consentano al medico, subito dopo la valutazione clinica, la prescrizione dell’antibiotico più appropriato.
La comunità scientifica ha definito l’antibiotico-resistenza come la “pandemia nascosta”, di cui si parla poco ma che causa centinaia di migliaia di morti ogni anno. È importante agire, con uno sforzo congiunto da parte delle istituzioni e dei ricercatori a livello internazionale, su tutti gli aspetti legati all’antibiotico-resistenza, dall’uso consapevole degli antibiotici, al monitoraggio dei ceppi resistenti. Nuovi farmaci potranno rivelarsi efficaci nella lotta alle infezioni batteriche.