Un traguardo raggiunto, una sfida da vincere

Un traguardo raggiunto, una sfida da vincere

Ottobre 2018 Off Di Giovanni Brancato

Stefania Basili
Presidente Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLM in Medicina e Chirurgia

Andrea Lenzi
Presidente Intercollegio Area Medica

 

Il D.M. del 9 maggio 2018, n. 58 del MIUR pubblicato sulla G.U. n. 126 del 01/06/18 riporta il “Regolamento recante gli esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo”. Questo Decreto è frutto del lavoro iniziato, dopo anni di attesa, nel marzo 2016 dal Tavolo tecnico istituito dal MIUR che ha coinvolto il Ministero della Salute, i Rappresentanti degli Studenti, i Rettori, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri, la Conferenza Permanente delle Facoltà e Scuole di Medicina e quella dei Presidenti dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia. Il documento, risultato di questo lavoro, è stato poi approvato dal CUN (allora Presieduto dal Prof. Andrea Lenzi), dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e rappresenta, quindi, un traguardo raggiunto dalle Istituzioni, ma soprattutto caparbiamente voluto dagli Studenti e dai Docenti dei Corsi di Medicina uniti nel desiderio di semplificare, abbreviare e ammodernare l’avvio alla professione ed alle tappe successive della formazione. Infatti, il tempo di attesa fra la Laurea e l’accesso alla Specializzazione o ad altri percorsi post-laurea, che richiedono l’abilitazione, si accorcerà moltissimo. Per gli studenti in Medicina e Chirurgia, dopo ogni sessione di laurea ci saranno immediatamente sessioni d’esame di Stato organizzate dagli Atenei stessi, pur con un controllo nazionale. Questo chiuderà definitivamente “l’area di parcheggio” che era rappresentata dal tempo perso dai giovani laureati fra la laurea, il tirocinio post-laurea e la sessione di esame di stato successiva. Nel dettaglio, il DM indica che Tirocinio pratico-valutativo ai fini della prova dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo (TPVES) debba avere una durata di tre mesi, che debba essere espletato durante gli ultimi due anni del corso (V e VI), purché il candidato abbia sostenuto positivamente tutti gli esami dei primi quattro anni previsti dall’ordinamento della sede. Il nuovo TPVES dall’AA 2018/19 sarà organizzato nei seguenti periodi: un mese in Area Chirurgica, un mese in Area Medica, un mese (nel sesto anno di corso) nello specifico ambito della Medicina Generale sulla base di convenzioni stipulate tra Università e Ordine professionale provinciale dei Medici e Chirurghi competente per territorio. La certificazione della frequenza e la valutazione dei periodi del TPVES avvengono sotto la diretta responsabilità e a cura del docente universitario o del dirigente medico, responsabile della struttura frequentata dal tirocinante, e del medico di Medicina Generale, che rilasciano, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, formale attestazione della frequenza, unitamente alla valutazione dei risultati relativi alle competenze dimostrate, ed esprimendo, in caso positivo, un giudizio di idoneità.

La prova dell’esame di Stato per l’abilitazione consisterà nella soluzione di 200 quesiti a risposta multipla, di cui una sola corretta, articolati in:

  • 50 formulati su argomenti riguardanti le conoscenze di base nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale, con particolare riguardo ai meccanismi fisiopatologici e alle conoscenze riguardanti la clinica, la prevenzione e la terapia;
  • 150 formulati su argomenti riguardanti le capacità del candidato nell’applicare le conoscenze biomediche e cliniche alla pratica medica e nel risolvere questioni di deontologia professionale e di etica medica. La prova include anche una serie di domande riguardanti problemi clinici afferenti alle aree della medicina e della chirurgia, e delle relative specialità, della pediatria, dell’ostetricia e ginecologia, della diagnostica di laboratorio e strumentale, e della sanità pubblica.

Per la predisposizione dei quesiti il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca si avvarrà di una apposita Commissione nazionale di esperti. La prova dell’esame di Stato per l’abilitazione s’intenderà superata se il candidato conseguirà un punteggio di almeno 130 punti (tre volte l’anno, nel mese di marzo, nel mese di luglio e nel mese di novembre). Allo scopo di preparare gli studenti a questa nuova modalità di prova per l’esame di stato, la Conferenza permanente dei Presidenti di Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, presieduta dalla Prof.ssa Stefania Basili, e composta dai 59 corsi di laurea italiani, ha deciso che il progress test (PT), che si terrà in tutta Italia, il prossimo 14 Novembre dalle ore 9:00 alle ore 14:00, avrà una doppia valenza. Per gli studenti iscritti al I, II, III, IV il PT avrà lo scopo che ha, da più di 12 anni in Italia e da molti più anni nel resto del Mondo: essere uno strumento utile per i Docenti per valutare l’acquisizione e la ritenzione, tempo-dipendente, delle conoscenze riguardo agli scopi e obiettivi del curriculum formativo globale del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Per gli studenti iscritti al V e VI rappresenterà anche un Training test, infatti avrà i requisiti elencati nel DM e le 200 domande verranno preparate da tutti i Presidenti dei corsi di Laurea in Medicina italiani e riguarderanno il core curriculum dei corsi di laurea italiani. Tutto questo che vi abbiamo raccontato è stata ed è la nostra sfida, il traguardo lo raggiungerete Voi studenti di Medicina, prossimi Professionisti della Salute che il Mondo ci invidia.