La ricerca scientifica e la didattica innovativa: “Unitelma Sapienza”
Aprile 2019 Off Di Giovanni BrancatoAntonello Folco BiaginiMagnifico Rettore Unitelma Sapienza
Unitelma Sapienza nasce nei primi anni 2000 e nel 2010 la Sapienza entra nel capitale sociale dell’università, acquisendone nel 2016 la maggioranza assoluta della Società consortile a responsabilità limitata che possiede l’Ateneo. La missione strategica di Unitelma è sempre stata – e continua a essere – quella di assicurare all’interno della formazione universitaria a distanza un presidio pubblico di qualità, trasparente e all’altezza delle sfide che il sistema formativo affronta nei grandi cambiamenti sociali della contemporaneità. A norma di legge, Unitelma è un’università privata sia per motivi normativo-amministrativi sia per assetti proprietari, tuttavia intende fare propri i caratteri positivi di una struttura pubblica – le logiche, la cultura, gli orientamenti, la missione sociale e costituzionale – segnatamente della Sapienza, il più grande ateneo d’Europa in termini quantitativi ma anche e soprattutto luogo di eccellenza.
La realtà dell’Università La Sapienza, oggi, è confermata dai maggiori ranking internazionali e dai numerosi indicatori istituzionali in termini di qualità scientifica e di ricerca, di internazionalizzazione e capacità di attrazione, di ricchezza e complessità didattica. I criteri riferibili alla Terza Missione hanno mostrato la capacità a connettersi al tessuto sociale ed economico attraverso il trasferimento di conoscenze rendendo accessibile a tutti il diritto allo studio e proprio in virtù di tale azione, ha visto aumentare la quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario.
Da tutto ciò Unitelma trae uno standard di qualità e una modalità di interpretazione della propria missione inaugurando nuovi contatti con soggetti e gruppi sociali adeguati che rendano praticabile l’interazione ai fini di migliorare e ampliare finalità e obiettivi. La natura del rapporto fra Unitelma e Sapienza vive quindi in una contiguità culturale, scientifica e organizzativa, in una sinergia permanente di idee, progetti e pratiche. Unitelma intende diventare sempre più una risorsa strategica del “sistema Sapienza” attraverso la crescita dell’offerta formativa, il rinnovamento degli organici – dei docenti e degli amministrativi – l’aumento degli iscritti e l’adozione di nuove modalità organizzative, didattiche e amministrative ispirate alle migliori “buone pratiche”. Per rispondere alla domanda “cosa vuol dire oggi Università telematica” è necessario accettare le sfide del mondo attuale per proiettarsi verso il futuro, tenendo conto di una domanda di formazione a distanza che cresce non solo nel perimetro delle università telematiche ma anche nelle molte forme dei corsi online aperti – Massive open online course (MOOC) – disponibili in rete e che della rete sfruttano le infinite possibilità tecnologiche e culturali, per un gran numero di fruitori. L’attenzione alle università digitali è alta, basti pensare al recente considerazione del piano nazionale discusso dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) lo scorso giugno. A 14 anni dalla loro istituzione, le attuali 11 Università telematiche italiane hanno raggiunto la cifra considerevole di circa 70.000 studenti (4% del totale) con una crescita di circa il 60% negli ultimi 5 anni. La cultura digitale, dunque, va posta all’attenzione anche delle migliori istituzioni universitarie che devono coniugare verificabilità, qualità, valutazione, confronto dei dati e delle buone pratiche.
Unitelma Sapienza intende percorrere soprattutto la via della qualità, una qualità che deriva dall’internazionalizzazione, dalla differenziazione dell’offerta formativa, dalla interazione costante fra didattica e ricerca, dalla capacità di attrazione di risorse economiche e relazionali col mondo esterno, dalla valutazione costante del livello qualitativo di ricercatori, docenti e personale amministrativo, dalla valorizzazione delle persone e dei saperi innovativi e – non ultima – dall’apertura verso i diversi Paesi emergenti. Unitelma ritiene che il digitale possa essere lo strumento ideale per trasmettere un sapere universale, condiviso, disinteressato che, in virtù delle innovazioni, può crescere, creare valore aggiunto, raggiungere gli utenti più lontani, avvicinandoli sempre meglio.