Nutrizione e sport: elementi essenziali per il mantenimento del benessere endocrino-metabolico
Gennaio 2023 Off Di Giovanni BrancatoAndrea Lenzi
Dipartimento di Medicina Sperimentale
Silvia Migliaccio
Università degli studi di Roma “Foro Italico”
Come già ci ha insegnato Ippocrate nel IV secolo avanti Cristo, la corretta nutrizione e l’attività fisica svolgono un ruolo fondamentale per il mantenimento del benessere sia psicologico che fisico dell’individuo.
Tuttavia nel corso dei secoli, il miglioramento delle condizioni di vita ha prodotto un progresso delle condizioni di vita che ha generato un allungamento della vita media nella maggior parte dei paesi industrializzati, ma anche un mutamento dello stile di vita, caratterizzato da una maggiore sedentarietà ed un’alimentazione scorretta spesso eccessiva in rapporto al dispendio energetico degli individui. Quindi si è venuto a ridurre il ruolo importante del connubio tra nutrizione e sport per il mantenimento del benessere, comportando un incremento delle patologie metaboliche croniche. Da qui la necessità di comprendere il ruolo e i meccanismi attraverso cui si esplicano gli effetti positivi di questo connubio per intraprendere campagne d’informazione e divulgazione per correggere sia la sedentarietà che l’alimentazione scorretta.
Ma se sono maggiorente studiati e caratterizzati gli effetti dei diversi nutrienti, presenti nei cibi, su alcune funzioni del nostro organismo e anche su alcuni effetti che regolano l’equilibrio endocrino-metabolico, meno studiati sono gli effetti che l’attività fisica può svolgere sul nostro organismo e sull’omeostasi endocrino-metabolica.
A questo proposito, recenti studi hanno dimostrato come il muscolo scheletrico possa essere considerato un organo endocrino, che svolge un importante e determinante ruolo nell’omeostasi endocrino-metabolica, influenzando le risposte di molteplici organi mediante la sua capacità di secernere diversi fattori in risposta alla contrazione basale conseguente alla pratica sportiva.
Da qui il ruolo dello sport e dell’attività fisica, insieme alla nutrizione, quali interventi strategici di prevenzione, ma anche di riabilitazione, nelle patologie metaboliche croniche quali il diabete mellito, l’obesità, l’osteoporosi, che possano consentire un recupero ottimale dei pazienti, migliorandone la qualità di vita, dal punto di vista metabolico, funzionale, psicologico e cognitivo e soprattutto permettano loro di svolgere attività fisica come intervento non solo di svago, ma anche preventivo e terapeutico.
Infatti diversi tipi di esercizio fisico inducono effetti diversi, che comportano distinte risposte ormonali e di fattori di crescita, attraverso i quali si esplicano gli effetti dell’esercizio sulla modulazione dell’omeostasi endocrino-metabolica. Queste caratteristiche potrebbero consentire l’uso appropriato di tipi di esercizi in diversi gruppi di popolazione per mantenere lo stato di salute e quindi prevenire patologie metaboliche-croniche.
Alcuni esempi di questo ruolo importante dell’esercizio fisico per il miglioramento dello stato di salute provengono da nostri studi che dimostrano come l’esercizio fisico, indipendentemente dal sesso, possa ottenere non solo una significativa riduzione della perdita di peso, ma anche un miglioramento dei parametri fisici e fisiologici e della compliance respiratoria, suggerendo l’attività fisica come intervento. Inoltre, è dimostrato come lo sport praticato in età giovanile, ma anche durante la vita adulta, possa aiutare ad ottimizzare il picco di massa ossea entro la terza decade di vita e aiutare a mantenerla durante le fasi della vita adulta. È importante quindi sensibilizzare gli individui di tutte le età, e soprattutto i più giovani, ad un corretto stile di vita basato su una dieta corretta e un’attività fisica adeguata.