Visione e coraggio: gli ingredienti per il nostro futuro
Maggio 2021 Off Di Giovanni BrancatoAntonella Polimeni
Magnifica Rettrice Sapienza
Quando si è scelto il tema sul quale confrontarsi e riflettere in questo nuovo numero di “Sapienza Medica”, ormai ad un anno esatto dalla sua transizione al digitale, abbiamo pensato che sarebbe stato opportuno certamente porre l’attenzione sulle attività portate avanti in questi mesi dal nostro Ateneo in risposta alle sfide che abbiamo dovuto fronteggiare, ma ancor di più dare voce a quella necessità, forse troppe volte rimandata a causa dell’andamento altalenante della pandemia, di andare oltre l’aspetto esclusivamente emergenziale del Covid per intraprendere insieme quel cammino che ci auguriamo ci porti presto ad un ritorno alla normalità dopo questa drammatica esperienza.
I numeri attuali sui contagi e sui decessi nonché la progressione della campagna vaccinale sembrano fornirci un quadro della situazione pandemica, a livello regionale e nazionale, che ci lascia ben sperare e che ci fa guardare ai prossimi mesi con ottimismo e determinazione. Per tale ragione ritengo sia giunto il momento di un ulteriore slancio in avanti da parte di tutti noi per far sì che le nostre aule, i nostri laboratori, i nostri spazi ricomincino ad essere vissuti, ove le condizioni personali di ciascuno lo permettano, e senza dimenticare l’importanza del rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid. In tale contesto, infatti, si inseriscono alcuni dei più recenti provvedimenti che abbiamo adottato con il sostegno di tutta la Comunità Sapienza, per permettere una prima ripresa delle attività in presenza e, soprattutto, in sicurezza. Primo fra tutti, ad esempio, l’avvio dallo scorso marzo dello screening gratuito e volontario per la diagnosi di SARS-CoV-2 mediante il tampone molecolare rivolto agli studenti, reso possibile grazie alla collaborazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I e della Regione Lazio.
A ciò si aggiungono anche altre attività che, seppur non direttamente connesse all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, sono assolutamente in linea con quell’idea di università, già ripresa anche durante il mio intervento in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021, che si può ben riassumere nella cosiddetta “Quarta Missione” dell’università. Basti pensare, ad esempio, alla recente approvazione del nuovo Codice di condotta di Ateneo nella lotta contro le molestie sessuali e la costituzione del Comitato tecnico-scientifico sulla diversità e l’inclusione, composto da docenti, personale tecnico-amministrativo, studentesse e studenti. Oggi più che mai, infatti, l’università può e deve rappresentare la chance per la lotta alle diseguaglianze presenti nel nostro Paese e che purtroppo questa pandemia ha in alcuni casi contribuito ad accentuare e alimentare.
È alla luce di tutto ciò, dunque, che abbiamo scelto in questo sesto numero del nostro magazine di coinvolgere la Governance di Ateneo, che ha avuto e continuerà ad avere un ruolo strategico per il futuro della nostra Università, ma anche alcuni tra i docenti e, soprattutto, gli studenti, sulla quale si fonda la nostra Comunità Accademica e da cui bisogna ripartire con energia, coraggio e atti di lungimiranza per costruire il futuro dei nostri giovani e della società.